Come non farti truffare quando scegli la tua piattaforma smart working

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Come non farti truffare quando scegli la tua piattaforma smart working

14 Maggio 2020

L’offerta di soluzioni per lo smart working è cresciuta in modo esponenziale in questi ultimi mesi… ecco una semplice guida su come evitare di investire in soluzioni apparentemente poco costose (in molti casi gratuite) che invece di farti guadagnare ti fanno buttare via denaro.

Al giorno d’oggi i benefici dello smart working sono noti a tutti.

Smart working significa lavorare ovunque come in ufficio, a patto di avere una connessione.

Siccome oggi la maggior parte delle aziende ha capito i vantaggi dello smart working, al crescere della domanda aumenta anche l’offerta.

Mai come oggi il mercato pullula di offerte che riguardano sistemi per lo smart working.

Io sono il CEO di un’azienda che, prima ancora di produrre questi sistemi, fa lavorare da casa i dipendenti anche senza una pandemia in corso.

Ecco perché oggi sono qui non per vendervi i nostri sistemi, ma per darvi qualche dritta su cosa NON dovete comprare se volete essere in grado di lavorare e produrre davvero mentre si sta a casa. 

Nello scegliere la giusta piattaforma ci sono 3 categorie di errori che non dovete commettere. Gli errori da RISPARMIO, gli errori da “TUTTI USANO QUESTO” e gli errori da SUPERFICIALITÀ.

Tutte e 3 le categorie sono racchiuse in un macro insieme che chiameremo “errori madornali”, perché capite che la scelta di un sistema smart working è delicata come quella dei software che usate nei vostri uffici fisici.

Sbagliare la soluzione significa che invece che mettervi in smart working potevate sospendere l’attività, punto. 

Risparmio, Seguire il gregge e Superficialità sono comunque le tre principali cause all’origine dei problemi.

Quindi, esaminiamo la prima categoria di errori fatali, quelli dovuti al RISPARMIO.

Ora, vi piacerebbe che mentre siete in videoconferenza, emeriti sconosciuti entrassero a gamba tesa nei vostri meeting e ascoltassero i vostri discorsi? Capita.

Peggio, sconosciuti possono entrare nelle vostre linee, possono in pratica rubare i vostri dati. Succede quando volete risparmiare.

Oppure, la soluzione è gratuita, bellissimo!, però non funziona sul telefono, ha un sacco di bug anche da desktop, insomma, qualcosa non funziona e accade spesso.

E se dovete personalizzare la gestione di un gruppo di chiamate, oppure far sì che il vostro sistema telefonico VoIP dialoghi con il vostro gestionale, per esempio SAP B1? Chi lo sa. Non si riesce, allora chiamate il supporto tecnico, che vi mette in coda. 

Ci sarebbero mille altre conseguenza paralizzanti alla scelta di un sistema gratuito, ma ci fermiamo qui.

Se poi scegliete perché il vostro amico di calcetto vi ha detto che la sua azienda usa quel brand…questo è un altro errore fatale. Ecco la categoria TUTTI USANO QUESTO.

Spesso, le soluzioni tradizionali dei chiamiamoli grandi brand sono indietro anni luce sul fronte tecnologico.

Non citerò nomi, ma diversi grandi gruppi quotati in borsa hanno smesso di sviluppare diversi anni fa, perché ormai il loro core business è passato dalla tecnologia alla finanza.

Quindi, ad esempio, vi troverete con una soluzione troppo complessa da installare, manutenere e soprattutto da usare. Che non funziona da mobile, e necessita di firewall e applicazioni anti hacker – che dovete comprare a parte.

Si tratta spesso di soluzioni che non potete far installare da remoto, che richiedono giorni per la migrazione delle vostre linee.

Soluzioni “pesanti” per gli hardware e con interfacce complicate demotivano l’utente in partenza.

Questi brontosauri dei sistemi di comunicazione unificata – questo in gergo il mondo delle soluzioni smart working – pretendono che noi utenti passiamo qualche giornata a formarci su come usare la loro piattaforma. Il che, specialmente in emergenza, è una follia.

Ora arriviamo al terzo tipo di errori, quelli dovuto alla SUPERFICIALITÀ.

Significa che quando cercate un sistema di smart working incapperete di certo in errori di scelta se non analizzate le necessità e gli obiettivi della vostra azienda. 

Cosa devono fare i miei dipendenti da casa? Quali sono le esigenze? Possono tenere i loro stessi pc quando lavorano? Saranno in grado di produrre di più, come viene promesso, grazie allo smart working?

Quando non vi ponete questo tipo di domande, qualsiasi provider può venire da voi e convincervi che quello che vi vuole vendere è la Soluzione per Te. Per questo basta un po’ di marketing fatto bene in un momento di bisogno.

È facile al giorno d’oggi scegliere soluzioni vecchie, non sicure, gratuite, con interfacce complesse, senza funzioni in mobile, senza l’integrazione con i vostri gestionali. Non perché l’acquirente è idiota, ma perché l’economia di tutto il mondo oggi sta cercando risposte veloci ed efficaci per andare avanti. Per questo motivo tantissimi stanno adottando soluzioni di cui si pentono dopo due giorni.

E scoprono che a quel punto potevano sospendere l’attività invece di perdere giornate per capire come avviare una conferenza.

Per questo il mio consiglio oggi, se volete fare una scelta vincente, è chiedere un consiglio a un installatore di cui vi fidate, non comprare direttamente dal provider. 

E quando gli chiedete consiglio, esplicitate le vostre esigenze.

Chiedete un sistema che sia:

  • 100% sicura senza bisogno di comprare altri firewall;
  • “user-friendly”, con un’interfaccia a prova di utente “analogico”;
  • che funzioni davvero da qualsiasi pc o smartphone, che consenta al lavoratore di accedere al suo “ufficio virtuale” con un clic o con un tap sullo smartphone, garantendo velocità, sincronizzazione tra mobile e desktop;
  • che comunichi perfettamente con i software gestionali adottati dall’azienda, ossia che sia integrato.
Fonte: https://blog.wildix.com/it/come-non-farti-truffare-quando-scegli-la-tua-piattaforma-smart-working/

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