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Come condividere i contenuti di terze parti

Contrariamente a quanto si crede, la pagina Social media aziendale  non serve solo all’ “autopromozione”. Oltre ai collegamenti con il tuo sito web, dovresti anche aggiungere una buona dose di contenuti di terze parti: articoli, blog o video esterni pertinenti alla tua attività.

Oltre a pubblicare nuovi post nella tua pagina, la condivisione di link di terze parti ti consente anche di fare una pausa parlando direttamente del tuo Business. Questo aiuta ad evitare di proiettare un’immagine ossessionata da sé; e inoltre ti consente anche di stabilire una relazione più personale con i tuoi follower e di mostrare che la tua azienda comprende e conosce i nuovi sviluppi nel tuo settore.

Però, può capitare di condividere contenuti di terze parti del tutto inutili. Quindi studia queste strategie per imparare quali contenuti cercare e quali dovresti abbandonare.

Condividi solo ciò che è davvero interessante

Molti aggiornamenti noiosi tendono ad intasare le Home Page dei Social Media, il che significa che i lettori, in genere, ‘giudicano’ rapidamente un post, leggendo e scorrendo velocemente.

Per farsi notare, quindi, le aziende dovrebbero optare per la qualità rispetto alla quantità quando condividono contenuti di terze parti. Mentre aggiornamenti regolari aiutano a mantenere i follower interessati, un flusso costante di post noiosi li incoraggerà a non seguirti più.

In sintesi, assicurati che ogni post aggiunga valore alla tua pagina. Non condividere solo per amor di condivisione; chiediti se informerà, divertirà o coinvolgerà in qualche modo i tuoi follower.

Personalizza Ogni Post

Pubblicare contenuti senza ulteriori commenti va bene per le singole persone, ma per le aziende, un URL non spiegato e non approfondito, può apparire imbarazzante. Senza un testo supplementare, i follower si chiederanno cosa pensa esattamente la tua azienda a proposito di quell’argomento.

Quindi non dare ai tuoi post un trattamento silenzioso. Invece, aggiungi un messaggio unico a ogni link di terze parti e illustrane lo scopo sulla tua pagina.

Oltre ad aggiungere chiarimenti, questa pratica aiuterà a rafforzare il tuo Brand, stabilendo una personalità con cui i clienti potranno interfacciarsi.

Leggi Tutto Quello che Posti

Questo può sembrare un gioco da ragazzi, ma è abbastanza importante dirlo comunque: prima di condividere qualsiasi contenuto di terze parti, assicurati di averlo letto nella sua interezza.

Il motivo è una semplice questione di rappresentazione. Condividendo il contenuto dici al mondo, in modo esplicito, che vuoi essere associato a quel concetto; esprimi tacitamente l’approvazione su ciò che dice il contenuto.

Quest’approvazione può causare problemi se il contenuto non è in linea con il tuo Brand. Supponiamo che un articolo, focalizzato sul settore della tua azienda, si opponga alla scelta della tua particolare linea di servizi. Supponiamo che sia stato scritto 10 anni fa e che le sue informazioni siano imbarazzantemente obsolete. O, peggio ancora, supponiamo che in realtà sia un post sponsorizzato scritto da una società concorrente. In tutti questi casi, la condivisione dell’articolo rovinerà l’immagine della tua Azienda sui social media.

Dal momento che non puoi sapere se i contenuti rappresenteranno accuratamente la tua attività senza leggerli tutti, farai un grande favore al tuo Brand esaminando attentamente l’articolo prima di condividerlo.

Se vuoi saperne di più riguardo questi argomenti,  clicca qui per ricevere gratuitamente la tua copia del Wildix Magazine direttamente sulla tua scrivania!

Fonte: https://blog.wildix.com/it/come-condividere-contenuti-di-terze-parti/
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Smart Working, tutta la (poca) burocrazia che ti aspetta

Il Decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) l’8 marzo 2020 prevede l’attivazione dello smart working agevolato. Questo permette agli uffici di non interrompere l’attività in una situazione di rischio per la salute e divieto di spostamenti. Si riprende qui la guida de Il Sole 24 ore pubblicata il 10 marzo 2020.

Cosa bisogna fare per attivare lo smart working?

Primo step: compilare la comunicazione obbligatoria generale disponibile sul portale Cliclavoro entro 5 giorni dall’adozione dello smart working. Le aziende possono iniziare da subito a far lavorare i dipendenti da casa.

Secondo step: l’informativa sulla sicurezza. Il datore di lavoro deve inviare ai propri collaboratori il modulo INAIL disponibile qui ma data la situazione emergenziale, fino a fine luglio viene meno l’obbligo di un accordo scritto tra impresa e lavoratore.

È comunque possibile per il datore di lavoro creare un regolamento e singoli accordi all’interno dell’azienda, senza seguire la procedura emergenziale, che comunque accorcia i tempi di attivazione.

I lavoratori possono lavorare da casa tutti i giorni?

In base alla legge 81/2017 che lo ha istituito, lo smart working prevede periodi svolti in azienda alternati ad altri all’esterno.

In situazioni di emergenza, il dipendente può lavorare da casa per l’intero orario lavorativo.

L’azienda deve fornire gli strumenti tecnologici (connessione, pc, tablet…) ai dipendenti?

Non è obbligatorio dato le più recenti soluzioni di smart working seguono la filosofia del “bring your own device” , tuttavia secondo la norma «il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa».

Attenzione però all’estensione dei regolamenti interni in materia di protezione dei dati, del segreto industriale e dati personali.

Il responsabile della sicurezza deve andare a casa del lavoratore per controllare la conformità ai requisiti di sicurezza contenuti nel decreto legislativo 81/2008?

Non è necessario.

Se il dipendente è in malattia o in quarantena o in isolamento fiduciario domestico può lavorare in smart working?

Per la legge, no.

Mensa aziendale: se il lavoratore lavora da casa ha diritto a ticket restaurants equivalenti?

Non è obbligatorio.

Durante lo smart working si può fare orario straordinario?

Se il datore di lavoro le autorizza o richiede preventivamente sì.

L’eventuale connessione internet fornita al dipendente costituisce un fringe benefit?

Non c’è una determina chiara in merito. Tuttavia, il rimborso dei costi sostenuti dal dipendente per utilizzare la connessione internet in regime di telelavoro costituisce «rimborso di spese di interesse esclusivo del datore di lavoro anticipate dal dipendente. Per le ragioni esposte, ai rimborsi in questione non vanno applicate da parte del sostituto le relative ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali» (357/E del 2007).

Fonte: https://blog.wildix.com/it/smart-working-tutta-la-poca-burocrazia-che-ti-aspetta/
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7 Strumenti di Marketing Gratuiti che puoi iniziare a utilizzare oggi stesso

Che tu disponga di un dipartimento di marketing con personale completo, o che non abbia nessuno che si dedichi al marketing della tua azienda, può capitare di avere spesso l’impressione di non fare i progressi necessari per la tua azienda.

Ma da dove iniziare? Per quanto riguarda gli strumenti che si possono utilizzare, ci sono infinite opzioni, ma abbiamo raccolto alcuni dei nostri preferiti che sono intuitivi e facili da utilizzare. Abbiamo anche detto che sono tutti gratuiti?

Canva

Canva è un programma di progettazione grafica basato sul web che rende semplice creare ciò che la tua azienda sta cercando, dalle intestazioni dei social media, alle fatture, alle newsletter.  Con la possibilità di scegliere dimensioni personalizzate, saprai che stai progettando qualcosa che si adatterà perfettamente al tuo spazio digitale. Sono disponibili centinaia di modelli personalizzabili, nonché immagini gratuite, elementi grafici e altro ancora, rendendo la creazione di grafici specifici per il tuo marchio più semplice che mai.

Tutte le tue creazioni vengono salvate sul tuo account, così non avrai mai il pensiero di poter perdere la presentazione dell’anno scorso o il design del tuo biglietto da visita preferito. Duplicare, modificare e salvare documenti più vecchi è facile e tutto questo consente una maggiore continuità in tutto il tuo branding.

Pixlr

Se stai cercando un editor di foto sofisticato che sia anche facile e gratuito, Pixlr consente un’esperienza di editing più approfondita senza troppi approfondimenti. Ritagliare, ridimensionare e personalizzare le immagini con Pixlr è semplice, potrai dare al tuo lavoro un tocco in più e magari catturare l’attenzione di un potenziale cliente.

Questo programma consente inoltre di aggiungere elementi come bordi, sovrapposizioni e icone, oltre a offrire filtri e una semplice funzione di ritocco semplice. Pixlr offre anche la dark mode e la light mode, per aiutarti a non affaticare gli occhi mentre lavori.

Pexels

Basta inserire ciò che stai cercando nella barra di ricerca, selezionare l’immagine e scaricarla! Che tu stia cercando l’immagine perfetta per far sapere alle persone di una vendita sui social media, del cambio dell’orario degli uffici per le vacanze o qualcosa per dare un po’ più di visibilità al tuo blog, su Pexels puoi trovare migliaia di immagini di alta qualità, di qualsiasi tipo e gratuite.

Hootsuite

A volte il modo migliore per gestire i social media è la strategia “imposta e dimentica”. La versione gratuita di Hootsuite ti consente di aggiungere fino a tre profili e programmare fino a 30 messaggi alla volta. Questa funzione di pianificazione è ideale per un ufficio che non ha un reparto marketing dedicato, perché così puoi dedicare parte del tempo a scrivere i tuoi messaggi, organizzarli nel calendario e poi lasciare che funzionino da soli.

Inoltre, puoi utilizzare Hootsuite per monitorare i messaggi in arrivo ed è possibile pagare fino a $100 al mese per promuovere i propri post. Se sei interessato a migliorare la tua conoscenza dei social media e a come questi possono aiutare la tua azienda, Hootsuite offre anche corsi gratuiti per aiutarti a sviluppare le competenze di cui hai bisogno.

Adobe Spark

Simile a Canva, Adobe Spark consente di creare elementi grafici attraverso modelli semplici e personalizzabili ma, a differenza di Canva, consente anche di creare pagine web e brevi video. La versione gratuita di Adobe Spark consente di utilizzare gratuitamente migliaia di immagini e icone per i tuoi progetti, rendendo tutto ciò di cui puoi aver bisogno facile da modificare e identificabile con il tuo marchio.

Se sai di aver bisogno di un elemento grafico ma non riesci ad avere il giusto flusso creativo, Adobe Spark offre gallerie di post, pagine e video diversi per aiutare la tua immaginazione. Il loro blog fornisce anche molte informazioni che possono essere di ispirazione, con post come It’s an Expression Explosion! New Ways to Create 🔥 Social Content (letteralmente “Esplosione di Espressioni, Nuovi Modi per Creare un Contenuto Social 🔥); 4 Tendenze Social da Guardare nel 2019; e Trend del Disegno Grafico 2019 e 31 Modelli per Eseguirli alla Perfezione.

Lumen5

Lumen5 consente di trasformare facilmente i tuoi articoli e post di blog e altri scritti in video accattivanti con l’assistenza di una A.I. creativa. Basta inserire un link o copiare e incollare il testo, scegliere le foto o i video e ottimizzare per visualizzazioni massime! Non è necessaria alcuna esperienza di editing video e la facilità d’uso consente anche agli utenti più inesperti di imparare rapidamente.

Con una portata 10 volte maggiore su Facebook con i video, il 74% di tutto il traffico Internet che proviene da contenuti video e con il 64% degli utenti che farà acquisti con maggiore probabilità dopo aver visto un video, Lumen5 è uno strumento semplice da aggiungere al tuo arsenale di marketing.

Wildix

Esatto, Wildix! Con molte foto di prodotti, video, presentazioni, case study e altro, avrai gli strumenti per comunicare ai potenziali clienti gli esatti prodotti che puoi offrire e i servizi che riceveranno quando collaboreranno con te. La possibilità di mostrare direttamente cosa viene offerto trasmette il forte messaggio che il tuo team sia davvero competente.

Il Manager di Wildix Marketing del tuo paese è disponibile anche per guidarti nella giusta direzione.

Fonte: https://blog.wildix.com/it/7-strumenti-di-marketing-gratuiti-che-puoi-iniziare-utilizzare-oggi-stesso/
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Come gestire gli attacchi DoS nel VoIP

Ogni settore ha il suo “raffreddore comune” – la minaccia che apparentemente non ha cura.

Nella sicurezza informatica, questo problema è probabilmente l’attacco Denial of Service.

Che cos’è il Denial of Service?

Spesso abbreviato in DoS o DDoS (“Distributed Denial of Service”), questo guaio digitale ha colpito per la prima volta nel 1999 e da allora ha afflitto il mondo dei computer.

Gli attacchi DoS avvengono da un computer “di controllo”, che costringe altri computer a inviare un eccesso di dati a un server web, generando così tanta attività che il sistema non può più elaborare utenti autentici.

È come se le persone che vanno al cinema, che sono in fila per comprare i biglietti per uno spettacolo, fossero improvvisamente prese in un’imboscata da una folla enorme che si lancia su di loro; l’aumento del traffico impedisce a quei clienti precedentemente in coda di raggiungere la biglietteria.

Rischi per il VoIP

Come concetto, il DoS probabilmente sembra abbastanza astratto. Ma i suoi risultati sono assolutamente reali. Secondo uno studio, gli attacchi DoS hanno colpito ben il 92% delle imprese nordamericane, impedendo l’accesso ai siti web da 30 minuti a oltre quattro ore. Presi annualmente, questi attacchi causano una perdita media di oltre $ 200.000 per azienda.

E sebbene il VoIP non sia tecnicamente un sito web, è comunque vulnerabile agli attacchi DoS. Come i computer attaccati possono sovraccaricare un server con dati superflui, possono anche facilmente arrestare un sistema VoIP con uno sciame di chiamate, messaggi e altre richieste di accesso.

Non è solo una teoria: il DDoS è comunemente elencato come una vulnerabilità nel VoIP e, in pratica, è stato utilizzato per interrompere la comunicazione telefonica durante attacchi informatici più grandi. Considerando che gli attacchi DoS ad alto contenuto di dati sono aumentati del 967% solo nel primo trimestre del 2019, è facile capire perché dovresti prendere sul serio questo rischio per la sicurezza.

La soluzione

La migliore misura preventiva contro gli attacchi DoS è in primo luogo quella di impedire il loro verificarsi: vuoi che il tuo PBX sia accessibile, ma vuoi anche che il tuo sistema ignori un eccesso di tentativi di accesso.

In teoria, questo potrebbe essere ottenuto con un firewall. La chiave, tuttavia, è che la protezione non può consistere solo nel chiedere la registrazione. Dopotutto, se il tuo sistema sta provando a verificare lo stato di una richiesta, sta comunque dedicando le proprie risorse di elaborazione a quel traffico, dando così al responsabile del DoS ciò che desidera.

Per essere efficace, un firewall dovrebbe invece interrompere del tutto l’elaborazione di un eccesso di richieste sospette. In questo modo, il sistema non perde tempo con la registrazione; filtra semplicemente il cattivo traffico e riporta gli utenti reali in prima linea.

Con Wildix, questa forma di protezione dal DoS è integrata in tutte le parti del sistema PBX, dal SIP al web. Viene anche impostata automaticamente, subito dopo l’installazione, come parte della sua promessa di “progettazione sicura”.

Ma il succo del discorso è che è improbabile che gli attacchi DoS scompaiano presto – il che significa che è ancora più importante salvaguardare i tuoi sistemi da tali attacchi.

Fonte: https://blog.wildix.com/it/come-gestire-gli-attacchi-dos-nel-voip/